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Film sulla mafia italiana, i migliori 10 titoli da vedere

Ami le storie di criminalità, potere e intrighi? In questa guida troverai una selezione dei migliori film di mafia da vedere almeno una volta. Dai classici intramontabili alle produzioni più recenti, questi titoli raccontano ascesa e caduta di boss leggendari, tradimenti e alleanze pericolose, immergendoti in un mondo oscuro e carico di tensione.

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Film sulla mafia italiana: alcuni dei titoli consigliati

Il cinema sulla mafia ha il potere di raccontare storie cupe, intrise di potere, tradimento e destino, capaci di trascinare lo spettatore nei meandri più oscuri del crimine organizzato. Ecco una selezione di dieci film sulla mafia da vedere almeno una volta nella vita.

La selezione di titoli si apre con Iddu – L'ultimo padrino (2024), titolo italiano diretto da Antonio Piazza e Fabio Grassadonia e ambientato nella Sicilia dei primi anni 2000. In questo dramma intenso, Toni Servillo interpreta Catello, un ex sindaco condannato per collusione che patteggia con i Servizi Segreti per dare la caccia a Matteo Messina Denaro (Elio Germano). Attraverso uno scambio epistolare inquietante tra Catello e l'ultimo grande latitante di Cosa Nostra, il film svela una rete di inganni e ambiguità morali, in cui ogni messaggio risuona come l’eco di una verità nascosta. Presentato alla 81ª Mostra del Cinema di Venezia, Iddu – L'ultimo padrino esplora il prezzo della redenzione e il tormento di chi si confronta con i fantasmi di una vita dedicata al potere e alla violenza.

Proseguiamo con Gotti – Il primo padrino (2018), film biografico diretto da Kevin Connolly e ambientato nelle strade di New York. Con John Travolta nel ruolo del celebre boss mafioso John Gotti, affiancato da Kelly Preston, Pruitt Taylor Vince, Spencer Lofranco e William DeMeo, la pellicola ripercorre l’ascesa del giovane Gotti all’interno della famiglia criminale dei Gambino. Tra vicissitudini in carcere, espedienti surreali per corrompere le guardie e una strategia spietata, il regno trentennale di questo italo-americano emerge con forza, immergendo lo spettatore in un universo brutale e affascinante.

Un altro titolo imperdibile per gli amanti del genere è L’Immortale (2019), diretto e interpretato da Marco D’Amore. Questo drammatico film italiano, spin-off della saga di Gomorra, racconta la rinascita di Ciro Di Marzio, detto l’Immortale, dopo aver subito un colpo di pistola in petto e un quasi annegamento lungo la costa di Napoli. Il protagonista si lancia in una missione a Riga per negoziare con la mafia russa, intrecciando i ricordi della Napoli degli anni ’80 con un presente turbolento. Grazie anche a un cast che include Giuseppe Aiello, Salvatore D’Onofrio e Gianni Vastarella, L’Immortale regala una narrazione intensa, carica di tensione e nostalgia, premiata dalla critica con un Nastro d’Argento.

La lista di consigli prosegue con School of mafia (2021), una commedia italiana unica nel suo genere diretta da Alessandro Pondi. In questa parodia del genere, i figli dei potenti boss mafiosi di New York – interpretati da Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi e Michele Ragno – rifiutano di seguire il sentiero criminale tracciato dai loro padri. La situazione precipita quando il temuto leader della cosca, Frankie Maciano, precipita dal ponte di Brooklyn insieme al suo cane, scatenando il panico in città. Per salvaguardare il futuro della discendenza mafiosa, i tre giovani vengono così inviati a Palermo, dove Turi 'U Appicciaturi (Nino Frassica) li sottopone a lezioni di mafia tanto surreali quanto dissacranti.

Impossibile non citare in questa guida Lansky – un cervello al servizio della mafia (1999), titolo diretto da John McNaughton che offre uno sguardo drammatico sulla vita del leggendario boss del crimine organizzato Meyer Lansky, interpretato da Richard Dreyfuss. Ambientato negli Stati Uniti, il film ripercorre il percorso di un giovane cresciuto nel quartiere ebraico, che grazie alla sua intelligenza diventa il cuore pulsante del contrabbando di liquori durante il proibizionismo. Con un cast che include Eric Roberts, Anthony LaPaglia, Max Perlich e Beverly D'Angelo, la pellicola svela, con intensità e precisione, il genio spietato che ha reso Lansky uno dei gangster più temuti degli anni Trenta e Quaranta.

Infine, chiude l’elenco dei primi titoli consigliati Il traditore (2019), diretto da Marco Bellocchio. Con Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane e Luigi Lo Cascio, il film ci conduce nella Sicilia degli anni Ottanta, in piena guerra tra le cosche mafiose, seguendo da vicino le vicende del primo grande pentito di mafia Tommaso Buscetta. Catturato in Brasile nel 1983 e riconsegnato allo Stato, Buscetta (Pierfrancesco Favino) diventa la chiave per smantellare l’apparato criminale siciliano degli anni Ottanta, confrontandosi con il giudice Giovanni Falcone sul tradimento del boss Pippo Calò (Fabrizio Ferracane). Il traditore ha raccolto 7 Nastri d’Argento, 6 David di Donatello e 4 nomination agli European Film Awards, confermandosi come una pietra miliare del genere, grazie alla sua capacità di svelare in modo incisivo le complesse dinamiche del crimine organizzato.

Film sulla mafia italiana: la Trilogia del Padrino

Se i film citati in precedenza rappresentano produzioni più recenti sul mondo oscuro della mafia, c'è una saga, in particolare, che ha rappresentato il punto di partenza cinematografico per tutte le storie di criminalità organizzata che ne hanno fatto seguito: la Trilogia del Padrino.

Ricominciamo la lista di consigli con il titolo che inaugura la serie cinematografica di film drammatici diretti da Francis Coppola. Marlon Brando, James Caan, Al Pacino, Robert Duvall e Diane Keaton danno vita ne Il padrino (1972), al mito della famiglia Corleone, la più potente tra le Cinque Famiglie di New York, guidata dall’influente Don Vito Corleone (Marlon Brando). Ambientato nella New York del dopoguerra, il film segue intricate dinamiche di potere, favori e vendette, raccontate in un'udienza familiare durante il celebre matrimonio di Connie (Talia Shire). Se Vito è il punto di riferimento per uomini d’affari e criminali che si affidano a lui per risolvere problemi al di fuori della legge, il suo impero si regge su un equilibrio fragile: il primogenito Sonny (James Caan), impulsivo e aggressivo, scalpita per prendere il comando; Fredo (John Cazale), il più ingenuo dei fratelli, fatica a dimostrarsi all’altezza; mentre Michael (Al Pacino), pur intenzionato a rimanere fuori dagli affari di famiglia, si troverà inevitabilmente risucchiato nel vortice del potere. Premiato con 3 Oscar e 5 Golden Globes, Il padrino rimane un'icona senza tempo, capace di esplorare il lato oscuro e umano del potere mafioso.

Il viaggio nella saga del Padrino prosegue con Il padrino parte II (1974), titolo che approfondisce le origini e l’evoluzione del potere mafioso della famiglia Corleone. Con Robert De Niro, Al Pacino, Robert Duvall, John Cazale e Diane Keaton, il film intreccia due filoni narrativi. Nel passato, il giovane Vito Corleone, dopo l'uccisione dei genitori, lotta per emergere in una New York nascente e vendicare la propria sofferenza. Nel presente, Michael Corleone, protagonista di intrighi e tradimenti, si scontra con l’influenza del boss ebraico Hyman Roth. Con 9 candidature e 6 Oscar, oltre a 5 Golden Globes, il Padrino parte II offre un ritratto complesso di una famiglia divisa tra amore, violenza e lealtà, confermandosi come una pietra miliare tra i film di mafia da vedere.

Dopo oltre quindici anni di attesa per tutti gli appassionati, si torna a parlare del Padrino con Il padrino parte III (1990), in cui il dramma mafioso di Coppola si tinge dei segni del tempo. Al Pacino interpreta magistralmente un Michael Corleone ormai segnato dall’età e dai conflitti interiori, costretto a cercare un degno erede tra le fila della famiglia. Da qui scaturisce la scelta, su consiglio della sorella Connie, di adottare il figlio illegittimo di Sonny, l'ambizioso Vincent. Ambientato in una New York in evoluzione e impregnato delle note tragiche della Cavalleria rusticana, il film, candidato a 7 Oscar e 7 Golden Globes, esplora la solitudine e il prezzo del potere, evidenziando il dramma interiore di un uomo che fatica a mantenere l’impero costruito nel sangue.

Infine, a riaccendere la passione per Il Padrino ci pensa Il padrino epilogo: la morte di Michael Corleone (2020), una nuova edizione restaurata e rimontata da Coppola che ridefinisce il finale della trilogia. Annunciato per celebrare il 30º anniversario del film originale, l’epilogo del Padrino presenta inizio e finale inediti, nuove scene e una partitura rivisitata, offrendo una conclusione più coerente e toccante per la storia del boss mafioso Michael, ormai sessantenne, che affronta il tramonto del suo potere. Al Pacino, Diane Keaton, Talia Shire, Andy Garcia, Eli Wallach e Joe Mantegna riprendono i loro ruoli nel cast, fornendo il degno tributo ad una saga che ha rivoluzionato l’intero genere cinematografico.

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