M - Il Figlio del Secolo: dal libro alla serie

M - Il Figlio del Secolo: dal libro alla serie 

Come è nata e si è sviluppata l'idea di trasportare sul piccolo schermo le pagine del bestseller di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega nel 2019, che racconta l’ascesa al potere di Benito Mussolini, dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento del 1919 al discorso in Parlamento del 3 gennaio 1925.

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Dal libro di Antonio Scurati allo schermo

Attraverso le parole di Antonio Scurati, autore del libro M. Il figlio del secolo, e degli sceneggiatori Stefano Bises e Davide Serino, scopriamo come sia stato possibile realizzare una serie ispirata a uno dei periodi più oscuri della storia italiana.

Dal libro allo schermo: le parole di Antonio Scurati, Stefano Bises e Davide Serino

Per capire a fondo come il progetto sia stato concepito e realizzato, lasciamo spazio alle voci dei protagonisti: l'autore del libro Antonio Scurati e gli sceneggiatori Stefano Bises e Davide Serino, che ci raccontano il loro percorso creativo e le sfide incontrate nel dare vita alla serie M – Il Figlio del Secolo

Le parole di Antonio Scurati 

"Ero convinto che ci fosse una parte centrale della nostra Storia che non fosse stata ancora raccontata e in particolar modo quello che potremo definire The Dark Side, cioè il lato oscuro. Era giunto il tempo di raccontare il Fascismo attraverso i fascisti e in particolar modo attraverso Benito Mussolini, Io ho collaborato alla scrittura dei soggetti fin da principio". 

Le parole di Stefano Bises 

"Mi è arrivato a casa il romanzo firmato da Antonio e l’ho trovato non solo storicamente, ma anche politicamente e moralmente molto importante perché spazza via la leggenda di un uomo che ha fatto anche cose buone. Capire i meccanismi di affermazione del Fascismo e i processi mentali di Mussolini era particolarmente importante perché ci sono degli elementi spaventosamente contemporanei". 

Le parole di Davide Serino 

"Nel libro c'era una grandissima intuizione di spazio e tempo. Cioè l'idea di andare dalla fondazione dei Fasci avvenuta nel 2019 al delitto Matteotti. Quindi dalla nascita di un movimento espressione di un Paese che esce stremato da una guerra e di quegli ultimi che dalla guerra sono tornati in teoria da vincitori, in pratica da umiliati e offesi, quindi da pulsioni comprensibili, alla costruzione di un regime delittuoso. Da questa visione in campo larghissimo abbiamo costantemente zoomato fino ad arrivare alle sceneggiature. Con l'ausilio di uno storico, Valerio Zandonà, per questa prima stagione". 

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